PIERRA MENTA 2011
Da qualche anno sentivo raccontare con entusiasmo le esperienze sci alpinistiche della Pierra Menta, gara internazionale di sci alpinismo, giunta ormai alla 26/a edizione. La mia curiosità di conoscere questa manifestazione è cresciuta sempre più e quest’anno non mi sono lasciato sfuggire l’occasione di trascorrere quattro giorni fantastici, dal 17 al 20 marzo, assieme agli amici del Cai Valfurva. Partiamo da Bormio il 17, sotto una neve copiosa che non mi lascia ben sperare dal punto di vista meteorologico, ma durante il viaggio mi rallegra la compagnia scherzosa di Luciano ed Eugenio Bertolina, Davide dei Cas, Ornella Holzknecht, Artemio Andreola, Remo Compagnoni, Gianni Ferrari, Paola Mazza, Paolo Antonioli, Mara Padellini, Giuseppe Berta, Massimo …… . Ci raggiungono ad Arêches Beaufort, patria dello sci alpinismo, anche la nostra guida Fabio Meraldi, Luciano Besseghini,Ornella Gatti , Monica Faifer, Fabiana e Marco Canclini.
La mattina seguente partenza ore 6.45, raggiungiamo Le Planay, luogo di partenza ed arrivo della gara. Poi saliamo in quota e il cielo si apre regalandoci un paesaggio stupendo: fra una miriade di cime innevate svetta nella sua imponenza il Monte Bianco. Qui aspettiamo il passaggio degli atleti ed incitiamo in particolare i valtellinesi, i quali si sono distinti sin dalla prima tappa. Scendiamo in paese e nel pomeriggio visitiamo Beaufort e la sua rinomata latteria. Rientriamo allo Chalet con un buon pezzo di formaggio e collaboriamo con il mitico cuoco Artemio a preparare la cena a base di “tartuful e cudighin”. La serata trascorre all’insegna dell’allegria, fra una partita a carte, i canti di montagna e i simpatici e interessanti racconti di Luciano e Fabio.
Cambio di programma per il terzo giorno; il passaggio del Grand Mont è annullato. Peccato!
Le avverse condizioni meteo però non ci fermano e saliamo assieme a tantissima gente di varie nazioni e di tutte le età, che con sci, ciaspole o a piedi si assiepano lungo il percorso, formando un incredibile serpentone umano, per far sentire la propria voce accompagnata dal ritmo festoso dei campanacci. Un’atmosfera per me unica quella che si respira nella valle di Arêches Beaufort: migliaia di persone incitano gli atleti e li sostengono nel momento in cui la fatica si fa maggiormente sentire.
La giornata del 20 marzo è stupenda, il cielo è azzurro, ma il sole deve ancora sorgere e noi ci prepariamo per l’ultima escursione sci alpinistica, attraverso boschi, rocce e canalini. Dopo pranzo ci apprestiamo purtroppo al rientro; “salutiamo” Arêches e le galline, vicino allo Chalet, che abbiamo nutrito per tre giorni. Prima di lasciare la Francia facciamo tappa a Chamonix, dove rimango stupito ad ammirare la parete Nord del Monte Bianco e la Auguille de Midi con la sua spettacolare funivia.
Sono stati quattro giorni da ripetere, vissuti in amicizia e divertimento, anche con persone che prima non conoscevo, ma che ora invece, spero di rincontrare in qualche altra piacevole avventura del Cai Valfurva.
ELIA.















































































